domenica 21 novembre 2010

Ultimi ritocchi e miscellanea

Inserisco in questo filo gli ultimi dubbi raccolti nei vari post. In corsivo le vostre domande.

Quali parti del libro sono da studiare??
Lei in una delle prime lezioni ha detto di studiare i primi due capitoli di Frankenstein educatore, poi andando a controllare nello schema da lei inserito nel sito ho notato che risultano effettuate le pagine da 69 a 135, comprendenti dunque anche il terzo capitolo, quindi il libro di Frankenstein per la prova intermedia occorre studiarlo interamente?
Se mi chiedete questo, ho proprio fallito con questo corso!!
Ritornando alla domanda, ho indicato le pagine in cui sono maggiormente approfonditi gli argomenti trattati a lezione e quelli su cui verterà il compito, ma il consiglio è chiaramente leggere tutto il testo di Meirieu.
Per essere chiari e vedendo lo stile di alcune vostre domande, il libro di Meirieu va "possibilmenete" letto tutto, pur io assicurandovi che le domande verteranno sulle parti indicate. Del libro sulla Progettazione da studiare: il capitolo 3, del capitolo 4 i paragrafi 4 e 5, il capitolo 5. Anche qui le domande verteranno sulle pagine indicate nello schema di wiki.

Che differenza c'è tra episodio e dispositivo??
Rispondo con le parole di Romina:
Il dispositivo è una struttura intenzionale spazio-temporale complessa, e determina sia un ambiente, sia un processo temporale (e aggiungerei un'interazione). E' predisposto dal docente per supportare un processo educativo, attraverso l'interazione con lo studente e costruito specificamente per un dato contesto (l'episodio non contiene l'intenzionalità del docente). Esso contiene una consegna, gli strumenti per eseguirla, i ruoli, i riferimenti ai contesti, gli spazi, i tempi e le finalità ed obiettivi.Il dispositivo può avere inoltre durata di ore, frazioni di ore o giorni.
L'episodio invece è un intervallo temporale, contenuto o contenitore esso stesso di dispositivi, fotografa un'azione didattica, ma non contiene tutte le informazioni che invece il dispositivo porta con sé.
Un esempio potrebbe essere il considerare Dispositivo una lezione della materia Didattica generale con le consegne decise dal docente, le finalità e gli obiettivi e soprattutto l'intenzione del docente e l'evoluzione del sistema. Gli Episodi sono le lezioni stesse, descritte in modo oggettivo, distaccato; sono finestre temporali in cui accadono degli eventi e hanno una propria organizzazione interna. Gli episodi sono quindi contenitoti relazionali e organizzativi dell'attività quotidiana della didattica, ognuno tendente al raggiungimento della propria finalità connessa al proprio orizzonte di senso, mentre parlare di dispositivi richiede di concentrare maggiormantre l'attenzione sugli aspetti pedagogici e sui ruoli dei vari attori, sull'evoluzione del sistema e sulla intenzionalità del docente.

Non riesco a trovare I livelli dell'apprendimento secondo Bateson e Baldacci. Potete aiutarmi?
Metto presto una pagina in wiki. Per ora non preoccupatevi.

Come si applica il modello frattale alla didattica?
Cosa sia frattale è spiegato a pag. 170 del testo Progettazione. Applicato alla didattica signfica che essa è composta da strutture a differenti livelli. ogni struttura, come i frattali, ha elementi in comune, elemnti che permettono agli stduenti di avere dei supporti, delle regolarità e dei punti di aggancio che favoriscono la comprensione.

Non mi è chiara una parte del testo Progettare nella società della conoscenza a pag 190: "A livello di area/disciplina/insegnamento e di modulo, la coerenza[...]possono fare riferimento ad approcci differenti."
Il docente nelle sue attività utilizza differenti approcci, a volte più istruttivista, altre più costruttivista. In alcuni casi favorisce un ruolo attivo dello studente e del gruppo, altre fornisce con una lezione frontale le consocenze necessarie. Comunque occorre uan coerenza e questa coerenza assume modlaità differneti in livelli differenti. Ad esempio un episodio mantiene una coerenza anche di approccio. In un modulo invece si possono usare in differenti fasi differenti approcci e la coerenza è data dal mantenere comunque costanti e tra loro connessi finalità e obiettivi.

Una probabile domanda a mio parere potrebbe essere la differenza che vi è tra la praxis e la poiesis in relazione all' educazione.
Per poiesis si intende un'attività volta alla costruzione di un prodotto finale. Costruito il prodotto, l'azione termina. Per praxis si intende un'azione che non può chiudersi con il raggiungimento di un obiettivo definito. Nessun percorso educativo può ritenersi mai definitamente concluso e ogni tappa rimanda ad un progetto più ampio che si articola sempre più. Comunque ogni percorso deve avere anche suoi obiettivi definibili. L'azione didattica pertanto è essenzialmente praxis, anche se ha alcuni elementi della poiesis ovvero alcuni risultati vanno raggiunti. Ma lo scopo principale dell'educazione è il percorso stesso, un progetto mai concluso.

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