martedì 23 novembre 2010

Come è andato l'esame?

Ero con voi oggi pomeriggio, anche se non presente, con il pensiero. Appena ritornato dalla seduta del Senato accademico, ho cercato Ljuba e Fabiola per sapere come era andata. Mi hanno detto di avervi visto molto concentrate/i e impegnate/i. La voglia di far bene e di avere di fronte una sfida che poteva essere vinta e anche con gusto. Certo, un esame è sempre un esame. Ma voi come l'avete vissuto? Ha permesso delle riflessioni su quanto studiato, oltre a fovorire l'esplicitazione delle vostre conoscenze? Mi piacerebbe avere dei vostri feedback.

9 commenti:

  1. l'esame è stato inerente a ciò che ha spiegato e a quello che ci ha detto di studiare; nulla di più..perciò è stato abbastanza fattibile anche se qualche difficoltà l'ho incontrata. il tempo ha disposizione non è stato molto avrei preferito avere qualche minuto in più.
    ciò che mi ha un pò meravigliato è stato il video sul dispositivo: mi sono chiesta se le ragazze frequentanti scienze della formazione primaria non siano state un pò avvantaggiate per quanto riguarda la relativa risposta al quesito visto che il dispositivo vedeva come protagoniste alcune di loro durante un tirocinio indiretto. Mi è venuto il dubbio che loro già potessero intuire più facilmente la risposta a quali fossero stati gli obbiettivi,finalità e caratteristiche di quel dispositivo.

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  2. l'esame speriamo sia andato bene...era più che fattibile...apparte il tempo forse un pò troppo breve.nei video è da migliorare comunque sia l'audio che è fondamentale per la comprensione.

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  3. Concordo con le colleghe soprattutto per quanto riguarda il tempo a nostra disposizione.
    Avrei preferito avere un po' più di tempo per riordinare le idee e cercare di scrivere l'essenziale. La "fretta" nel cercare di rispondere a tutte le domande non mi ha permesso forse di essere più precisa. Questa è la riflessione che ho fatto uscendo dall'aula.
    Speriamo bene!

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  4. Concordo anche io... a parer mio sarebbe stata necessaria circa mezz'ora in più, per rileggere le risposte date, organizzarle meglio. Le domande erano molto ampie, fattibili, ma proprio perché "cornici" di tutto il percorso si rischiava la banalizzazione e la superficialità nel rispondere. Purtroppo non ho avuto il tempo di completare la 5°domanda, le sottodomande erano molte e forse sarebbe stato opportuno avere qualche minuto in più per riflettere, soprattutto per quanto riguarda i cambiamenti che sono avvenuti in noi, sul personale e sul piano professionale.
    Incrociamo le dita, comunque!

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  5. Al termine della prova mi sono resa conto di non aver avuto abbastanza tempo per poter rispondere in maniera più completa alle domande. Inoltre la qualità del video non era ottima,in sottofondo si sentivano molti rumori che disturbavano e rendevano incomprensibili alcune parti della conversazione.

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  6. concordo col poco tempo a disposizione.. non ho avuto la possibilità di rileggere bene il tutto e forse di aver dato risposte corpose al 5' quesito .. cmq sia speriamo bene!!!

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  7. La quinta domanda interessava anche me per comprendere meglio come costruire percorsi in futuro. Forse in sede di esame orale chiederò a chi non ha elaborato in modo articolato la parte di completarla.

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  8. A dire il vero, dopo aver consegnato il compito sono uscita dall’aula con il magone. Ho avuto bisogno di qualche giorno per lenire il senso di sconfitta, inaspettato, rielaborarlo e trasformarlo in opportunità per riflettere sugli errori fatti e trarne insegnamento. Le domande erano inerenti al materiale indicato, studiato e condiviso sul blog, quindi lo scritto era fattibile. Non è andata, tuttavia, come speravo! Alle prime tre domande ho risposto, ma temo che la forma sia ridontante e non pregnante! Avevamo a disposizione quindici minuti per domanda, tempo per riorganizzare le idee non ce n’era! Quando ci hanno consegnato i fogli, dopo un momento di smarrimento iniziale di fronte allo spauracchio dei quindici minuti per risposta, ho iniziato a trascrivere quello che mi veniva in mente, “all’impazzata”, incalzata dalle lancette dell’orologio! A un certo punto ho smesso di guardare l’orologio e arrivata, finalmente, alla quarta domanda, i tempi erano quasi scaduti: ho risposto in modo abbozzato e vago. Alla quinta non ho risposto proprio. Il compito non l’ho riletto, mi chiedo se quello che ho scritto sia lineare e comprensibile!
    Perché è andata così? Il tempo assegnatoci era poco o sono io che non ho saputo gestire bene i tempi da dedicare a ciascuna risposta e che non ho tenuto conto di un consiglio prezioso!! L’assistente aveva consigliato espressamente di rispondere prima alla quarta domanda e poi alle altre, io, invece, essendo abbastanza ferrata sui dispositivi ed essendomi esercitata sull’analisi dei video, a casa, l’ho lasciata per ultima. Ho sbagliato: era una domanda che richiedeva tempi di riflessione più lunghi perché potessi sviluppare una risposta precisa, ben strutturata, organica.
    A casa mi sono esercitata sull’analisi dei video, ma sono sincera, ogni volta, ho avuto bisogno di più di un’ora: il video lo rivedevo più volte, con le cuffie e se c’era qualcosa che mi sfuggiva stoppavo il video, mandavo indietro e riascoltavo! A casa non avevo limiti di tempo per riflettere, annotare, ripescare dettagli che magari potevano essere sfuggiti di primo acchito, verificare se le mie percezioni erano giuste ed eventualmente aggiustarne il tiro!
    Un esame è sempre un esame ed è soggetto a “vincoli di progetto”, il tempo a disposizione, e con questo bisogna imparare a fare i conti. Il mio errore è stato quello di non suddividere bene il tempo da assegnare a ciascuna risposta. E chi lo sa, forse dovevo esercitarmi di più sull’analisi dei video per velocizzarmi. Avevo studiato, ma credo di non aver sfruttato le mie risorse in modo efficiente.

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  9. Una riflessione, oltre quelle già effettuate, mi sembra a questo punto necessaria sulla questione dei tempi.
    Il tempo non era abbondante, era lo stretto necessario per risposte mirate e sintetiche.
    Ho trovato comunque molti compiti con risposte molto più elaborate di quanto avevo previsto.
    La scelta di tali tempi è dovuta a diversi fattori, non ultimo quello di impedire possibili contaminazioni in una condizione spaziale non del tutto ottimale. Inoltre, siccome il tempo era una variabile da noi decisa, la valutazione teneva conto di tale vincolo e ho messo la masssima attenzione sulla vostra capacità di cogliere nel segno e inquadrare il problema.

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