giovedì 11 novembre 2010

Esercizio 2 - Individua ob e fin

Dopo aver visionato il video linkato, individuare obiettivi e finalità.
Video

7 commenti:

  1. Ho visionato il video e provo a dare una risposta,
    secondo me gli obiettivi sono: inizialmente la conoscenza delle persone che compongono il gruppo(quando avviene la presentazione dell'insegnanete e degli "alunni"); poi la conoscenza di alcune parole in italiano attraverso l'utilizzo di immagini.
    Le finalità, mi restano sempre più difficili da definire, ma in questo caso possono essere: il creare un clima accogliente per le persone che partecipano al fine di farli sentire al proprio agio e poter svolgere la lezione in completa tranquillità.
    Che le persone imparino l'italiano è un obiettivo o una finalità in questo caso?

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  2. io credo che imparare l'italiano sia un obiettivo mentre la finalità sia quella di rendere i soggetti capaci di integrarsi nella società italiana.

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  3. (in risposta al commento anonimo e in aggiunta agli obiettivi e le finalità già individuati da lui/lei)

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  4. Io credo che "imparare l'italiano" sia molto generico. Nel video presentato ci sono degli obiettivi ben precisi: sapersi presentare, fare la conoscenza, imparare alcune parole e la loro pronuncia...
    Dico questo in seguito alla seguente riflessione (che ovviamente non so se corretta): essendo gli obiettivi verificabili e vautabili, alla fine della lezione, si può dire che gli studenti abbiano imparato l'italiano?

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  5. Secondo me, alcuni degli obiettivi (micro) sono: imparare a presentarsi, conoscere alcune parole italiane, il lessico e piccole frasi da imparare, la memorizzazione di alcuni vocaboli. Il macroobj potrebbe essere legato all'apprendimento della lingua italiana, in maniera sistematica (probabilmente precedono e seguono altre lezioni) oppure a grandi linee, come prima conoscenza della lingua.
    A livello di finalità invece credo che l’insegnante stia mirando all’autonomia linguistica come strumento verso l’integrazione nel paese “di adozione” (parlare e saper capire significa anche entrare nella cultura di riferimento), senza però dimenticare il rispetto e la provenienza dei presenti. Noto che infatti l’insegnante si sforza di pronunciare correttamente i nomi di tutti i presenti, senza storpiature o l’utilizzo di quei tristi pseudonimi italiani che spesso gli stranieri ricevono o si danno perché il loro nome sia comprensibili in italiano. Credo inoltre che ci siano finalità di tipo relazionale, in quanto saper parlare e padroneggiare la lingua permetterà loro di preferire il dialogo alla violenza o al silenzio se dovessero verificarsi situazioni difficili, di sentirsi capaci ed autonomi esattamente come nella cultura di origine. Ecco perché identifico anche una finalità verso il ben-essere individuale e sociale dei partecipanti.

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  6. La mia risposta è comulativa e relativa ai cinque interventi precedenti, che, debbo dire, colgono abbastanza nel segno.
    Le finalità sono relative all'integrazione culturale e sociale (come dicono Chiara e Gabriella). La comunicazione e il linguaggio hanno un doppio ruolo: permettono di rapportarsi ad altri e ad altre culture, sono uno strumento essenziale di indagine introspettiva. Ci descriviamo con le parole che conosciamo, esiste un doppio legame tra i nostri sentimenti e concetti e le parole che definiscono tali sentimenti e concetti.
    Per gli obiettivi molto corretti i micro da voi individuati. La conoscenza dell'italiano è un obiettivo macro e può essere valuatto alla fine di un eprcorso articolato. Mi spiego meglio. Nelle singole lezione l'insegnante avrà introdotto nuove parole, avrà introdotto nuovi sintagmi. Ma l'insieme delle lezioni dovrà permettere di arrivare ad una padronanza della lingua che può essere definita: sa costruire un testo di determinate caratteristiche, sa dialogare su un'ampia serie di argomenti, sa comprendere quanto un emittente espone, ecc. ecc.
    Gli obeittivi a breve si configurano più come conoscenze (definizioni di termini) e procedure (sa costruire una frase con determinate parole o con determinati verbi), la padronanza linguistica si presenta più come competenza (saper organizzare un testo complesso richiede di effettuare delle scelte e di mobilitare differenti conoscenze e procedure). Nello stesso tempo non è una finalità: non si impara una lingua per se stessa, ma per comunicare, per costruire insieme ad altri nuovi saperi, per rapportarsi ad un'altra cultura, per organizzare quei processi che fanno aprte dell'integrazione (consocere l'altro, acquisire consapevolezza della propria identità, costruire una identità dinamica che vive le due facce), per conoscersi meglio.

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  7. Provo anch'io, mettendomi nei panni dell'insegnante che ha progettato questo dispositivo, a tracciare in modo sintetico finalità e obiettivi.
    Finalità:
    -capire e utilizzare una lingua diversa dalla propria per comunicare ed esprimersi,
    -conoscere una cultura "altra",
    -favorire processi di integrazione.
    Obiettivi:
    -apprendere semplici strutture comunicative per chiedere e dire il nome, presentarsi ,chiedere e dire dove si abita...
    -favorire l'acquisizione di nuovo lessico attraverso l'uso di immagini,
    interagire in brevi scambi dialogici supportati dall'insegnante.

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